Sezione scritti
politici inediti
MA
QUALI TRADIZIONI GIUDAICO CRISTIANE EUROPEE ???
Questa
formulazione, estremamente sintetica, sommaria, “metiscia”, avanzata in sede di
redazione della carta costituzionale europea, ma non approvata, era integrata
da una serie di altri riferimenti di carattere filosofico e politico (forse
anche alla civiltà greco-romana) all’illuminismo, alle rivoluzioni moderne,
etc. Successivamente fu più volte
riproposta da papa Wojtila come sintesi di valori biblico evangelici, sul piano
religioso e anche sociale, ritrovabili soprattutto nel I millennio d.C.
(particolarmente del monachesimo benedettino, etc.). Più recentemente è stata assunta nella “querelle” detto dello
“scontro di civiltà” (Fallaci, Pera).
In
realtà, ridotta a quelle tre parole, l’espressione in esame non è
storicamente significativa di una traditio unitaria, come vorrebbero
i due più recenti sostenitori. La cultura giudaica è stata rapidamente ridotta
a minoranza, soprattutto in Europa (meglio detto: nell’area imperiale europea)
dalla chiesa romana, che combattè con la stessa intolleranza sia la religione
pagana di Roma e i culti orientali che l’impero tollerava e in parte assumeva,
sia le minoranze ebraiche, di cui ora distruggeva le sinagoghe. Dal medioevo, fino all’età contemporanea, ha
poi sistematicamente combattuto ed amarginato il popolo deicida, “i perfidi
giudei”, etc. anche con i ghetti in età moderna, il cui primo esempio si ha a
Venezia dal 1516: qui, peraltro, si ha uno dei rari esempi di trattamento
relativamente tollerante. “Paradossalmente”, gli ebrei furono quasi sempre
rispettati invece nella sponda sud del Mediterraneo, cioè nei califfati
islamici.
In
sostanza, quando Fallaci, Pera e altri usano questa espressione, giocano con le
parole (che per sé significano solo quanto può essere riferito a continuità fra
l’Antico e il Nuovo Testamento) intendendo invece un’unità di civiltà che in
Europa non è mai esistita: La Chiesa ha progressivamente cercato di impedire ai
fedeli la conoscenza diretta della Bibbia, cioè dell’Antico Testamento.
Wladimiro
Dorigo, 24-02-2006